È stato pubblicato qualche giorno da Now and Then external link , definito il nuovo ‘ultimo’ singolo di The Beatles, in effetti assemblato da registrazioni del 1977 di John Lennon, del 1995 di George Harrison, e parti aggiuntive suonate più recentemente da Paul McCartney (basso e un assolo di chitarra, se ho capito bene il filmato esplicativo external link ) e Ringo Starr (batteria), più orchestrazione, timide background vocals e altri effetti assortiti.

Il risultato, al di là delle magie tecnologiche che Peter Jackson - Neozelandese ormai da decenni dedito quasi esclusivamente a rinverdire i fasti della Gran Bretagna del ventesimo secolo - possa aver apportato, è semplicemente la somma delle sue parti, o forse qualcosa in meno: la voce di Lennon è sempre più lontana, assottigliata dal trattamento necessario per rendere utilizzabile un nastro che era un semplice pro-memoria, soffocata dagli archi di Giles Martin (possiamo avere un Now and Then Naked?), e ‘supportata’ dal presenzialismo della voce di McCartney ottantenne. Suggestivo forse dal punto di vista concettuale dell’ ‘adesso ed allora’, ma ridondante e inopportuno all’ascolto.

Free as a Bird and Real Love, nonostante la produzione entusiastica di Jeff Lynne, suonavano molto più Beatles di questo nuovo brano. Sarei più curioso di ascoltare le versioni aggiornate con le nuove tecnologie di quelle due canzoni, che non quest’operazione ancora più nostalgica.